Le parole d’ordine per un laboratorio orafo: ricerca, creatività, stile, precisione, ma anche sperimentazione, innovazione. Sono queste le peculiarità che consentono ai maestri orafi contemporanei, di proporre al pubblico lavorazioni su misura, artigianali, ma al contempo di lusso. Raffinatezza e sostanza. Sono questi i requisiti imprescindibili nella “nuova” arte orafa, che ogni anno si rinnova, lanciando mode e design sempre più originali. In realtà si tratta di una tradizione piuttosto antica, un mestiere le cui radici affondano nel lontano Medioevo, ma che, come dimostrano i reperti archeologici rinvenuti, trova il suo più vecchio antenato in Mesopotamia. Le prime botteghe orafe, nell’accezione più vicina alla nostra, sorsero poi in Egitto, in Etruria e più o meno in concomitanza, nelle remote civiltà Maya ed Inca, iniziando a dimostrare l’importanza del fattore “ornamentale” per l’uomo ed i suoi simili.
Il gioiello, da simbolo di vanità a valore affettivo
Agli esordi, i gioielli simboleggiano vanità ed ostentazione, contribuendo a distinguere i membri delle classi agiate dal volgo. Oggi la vera ricchezza, intrinsecamente racchiusa in una pietra preziosa o in un monile, non risiede nel costo, bensì nel valore acquisito. La somma cioè, della manodopera e del tempo, ma anche del momento, delle persone, dell’evento da ricordare. In altre parole oggi, il valore effettivo è imprescindibilmente legato al valore affettivo, insieme costituiscono il valore percepito, che può essere anche molto più della semplice somma dei due. Il valore affettivo, infatti, può essere in grado di trasformare un gioiello in un vero e proprio culto.
In un laboratorio orafo di realizzano lavorazioni su misura come forma di espressione artistica
E cos’è oggi un laboratorio orafo, se non un luogo di culto, nel quale si cerca di riprodurre un’arte milleneria, dove in molti casi, l’abilità manuale è sempre protagonista, e non può essere sostituita dalle strumentazioni moderne. Può sembrar anacronistico, ma persino nel ventunesimo secolo, il vero segreto dell’oreficeria, sono le mani. Dita affusolate e ferme, in grado di esprimere passione e dedizione, conferendo valore alla materia prima. Il metallo prezioso, come indica la parola stessa, è in sé pregiato, ma assume significato solo nel momento in cui viene lavorato con trasporto ed efficacia, assumendo le forme che più si adattano ad una società in continua evoluzione.
Un regalo adatto ad ogni generazione
Non c’è gioiello che non venga gradito, o perlomeno, che non si presti ad essere regalato in occasione di un evento speciale. Ogni monile può ovviamente assumere significato differente, in base alla persona, alla sua età ed alla circostanza. Ecco una breve lista dei monili più venduti nell’era digitale:
- Anelli: tra le diverse opzioni esistenti, è senza dubbio al primo posto sul podio, emblema di unione, promessa, fedeltà. Soprattutto se contornato da brillanti.
- Orecchini: un paio di orecchini può contribuire a modificare interamente il look di un persona. E’ dunque necessario conoscere bene il destinatario da omaggiare. In caso di scelta oculata, gli orecchini giusti possono rendere felice una donna, anche più di un anello.
- Bracciali: che sia da uomo o da donna non ha importanza, una cosa è certa, il bracciale deve vestire. Il bracciale perfetto è perciò, quello in grado di attirare l’attenzione, anche su di un corpo completamente nudo.
- Collane: le origini di tali monili risalgono alla preistoria. Questo ci aiuta a comprendere la rilevante funzione ornamentale ricoperta da questi ultimi, in posizione privilegiata rispetto agli altri decori.
- Spille: una spilla è per sempre? Oggi le spille si differenziano moltissimo tra di loro per stile e materiali utilizzati. Una spilla importante può sia valorizzare un completo, sia distogliere l’attenzione da tutto il resto.
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